Mentre in passato esisteva solo un solo derivato di cannabis chiamato hash, oggi è un po’ diverso poiche di tipi di hashish ne esistono a bizzeffe e di conseguenza il mercato è diventato più vasto e capillarizzato a tal punto da creare vere e proprie fiere e manifestazioni di settore. Le moderne tecnologie hanno dato la possibilità di aggiornare, in modo radicale, il concetto di hashish. Tra THC e CBD innumerevoli sono i metodi di estrazione per l’estrazone di hashish sempre più puro.
I tipi di hashish più conosciuti
Sembra ormai un vano ricordo quando l’hashish era quasi l’unico concentrato di cannabis che avevamo. Ma di questi tempi ci sono così tanti concentrati diversi che è difficile tracciare un confine.
A seconda di come viene prodotto l’hashish, ha un aspetto diverso, un odore diverso, un sapore diverso e una consistenza diversa. Potrebbe anche richiedere un metodo di assunzione completamente nuovo. La nuova tecnologia ha anche dato vita a tipi di hashish che hanno un livello senza precedenti di concentrazione di THC, il che è eccitante per tutti coloro che amano rilassarsi con fumate forti e robuste.
Facciamo chiarezza sui tipi di hashish più conosciuti e consumati nel mondo.
Kief
Il kief è un tipo di hashish che impiega un tempo troppo lungo per essere raccolto, e di solito è un sottoprodotto della macinazione dell’erba. Molti fumatori di infiorescenze tritano i fiori con un grinder a tre o quattro camere. Questo perché c’è una sezione nella parte inferiore del macinino che raccoglie la resina che cade dalle gemme durante il processo di macinazione auto producendo così il proprio kief o più comunemente detto polline. È considerato un concentrato perchè letteralmente composto da tricomi ed è molto più potente dell’hashish prodotto con cime pure.
Charas indiano
Il charas indiano è un tipo di hashish che non richiede nessuna tecnologia per essere prodotto. È un dei modi più antichi di produrre hashish tanto che si pensa risalga ad oltre dieci secoli fa. Il charas indiano si ottiene strofinando le gemme fresche tra i pollici o tra i palmi della mano. Dopo un faticoso sfregamento, il rivestimento oleoso e ricco di THC dei boccioli di marijuana si raccoglie sui palmi. Viene quindi raschiato via dai palmi o dalle dita ed è così che nasce questo imparagonabile prodotto ad alto contenuto di THC e di olio di marijuana, per certi versi devastante.
Bubble hash
Fino a quando non è nata una vera e propria industria dell’hashish, il bubble hash deteneva il primato tra i tipi di hashish più consumati. È facile da preparare e la resa è piuttosto buona rispetto al kief o charas indiano. Richiede solo acqua, ghiaccio e sacchi in tela. Il processo è molto semplice, l’erba viene agitata con acqua e ghiaccio per far cadere tutti i tricomi. Vengono quindi filtrati attraverso gli appositi sacchi tubolari con la base in tessuto filtrante. A seconda del grado di filtraggio, il colore può cambiare. Come regola generale, più chiaro è il colore del bubble hash, meglio è. Quanto meglio è stato filtrato, tanto meno materiale vegetale finisce all’interno del prodotto finale. Ciò che rimane è un prodotto privo di solventi abbastanza buono e ricco di THC.
Questo processo viene utilizzato anche per le specialità di marijuana al CBD. In commercio, sia online che nei negozi di categoria, si trovano molti tipi di hashish al CBD prodotti col metodo bubble. Molto buoni e ricchi di CBD per rilassarsi o per far fronte ai dolori muscolari e articolari con la certezza di utilizzare un prodotto naturale prodotto senza solventi né reagenti chimici.
Rosin
Il rosin è probabilmente uno tra i tipi di hashish più semplice da produrre, senza solventi né particolari attrezzature, talvolta molto costose al punto da scoraggiare anche embrioni di progetti imprenditoriali.
Per produrre rosin si utilizza il principio del calore per rimuovere i tricomi resinosi dal resto del materiale vegetale. Semplicemente mettendo un bocciolo all’interno di un pezzo di carta da forno, e poi pressandolo tra le due piastre calde, come ad esempio una piastra per capelli,
La sostanza oleosa viene trattenuta dalla carta da forno e, quando si raffredda, si può grattarla via e consumarla in bong all’acqua o col cilum o ancora nel semplice joint ma facendo attenzione alla quantità perché l’olio potrebbe rendere infumabile il tutto.
I nostri tipi di Hash Legale
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