Il Rastafarianesimo è un movimento religioso e culturale nato in Giamaica alla fine degli anni ’20 e che ha radici profonde nella storia e nelle tradizioni della comunità afro-giamaicana. Questo movimento, spesso noto semplicemente come Rastafarianesimo, ha guadagnato popolarità e visibilità a livello mondiale grazie alla sua associazione con il reggae, la musica di resistenza e la figura carismatica di Bob Marley. In questo articolo, esploreremo le usanze e i principi fondamentali del Rastafarianesimo, gettando luce su una fede che ha influenzato profondamente la cultura giamaicana e ha attirato l’attenzione di molti nel corso degli anni.
Origini del Rastafarianesimo
Il Rastafarianesimo trova le sue radici nella Giamaica degli anni ’20, un periodo caratterizzato da tensioni sociali ed economiche. La comunità nera, discendente degli schiavi africani, era sottoposta a discriminazioni e condizioni di vita difficili. In questo contesto, emersero figure carismatiche come Marcus Garvey, un leader politico e attivista che sognava un ritorno dei neri in Africa e la creazione di un’identità forte e unitaria.
Garvey profetizzò che un re nero sarebbe emerso in Africa, portando la redenzione per la diaspora africana. Il messaggio di Marcus Garvey influenzò profondamente molte persone, tra cui alcuni dei primi rastafariani. Essi iniziarono a vedere Garvey come un profeta e a credere che il suo annuncio di un re nero venisse realizzato nella figura dell’Imperatore Hailé Selassié I d’Etiopia, all’epoca noto come Ras Tafari.
Il nome “Rastafarianesimo” deriva proprio da Ras Tafari, che diventò una figura centrale nel movimento. I primi adepti del Rastafarianesimo interpretarono la corrispondenza tra le profezie di Garvey e la coronazione di Hailé Selassié come una conferma divina del loro messaggio.
I principi fondamentali del Rastafarianesimo
L’adorazione di Hailé Selassié I
Il Rastafarianesimo è strettamente legato, come detto in precedenza, all’adorazione di Hailé Selassié I, considerato il Messia nero dagli adepti del movimento. Selassié fu incoronato Imperatore d’Etiopia nel 1930 e acquisì un ruolo centrale nelle credenze rastafariane. Gli adepti credono che egli sia la reincarnazione di Gesù Cristo, il Leone di Giuda, e che incarni la salvezza e la liberazione per il popolo africano.
L’importanza dei Dreadlocks e il Nazarismo
Molte persone associate al Rastafarianesimo adottano uno stile di vita chiamato “nazarismo“, che implica l’astinenza da alcol e sostanze stupefacenti, insieme a un impegno a vivere secondo gli insegnamenti della Bibbia. Un elemento distintivo di molti rastafariani è la scelta di lasciare crescere i capelli senza tagliarli, noti come “dreadlocks“. Questo stile di capelli è considerato un segno di forza spirituale e di consacrazione a Dio.
Il significato spirituale della Ganja
Nel contesto del Rastafarianesimo, la cannabis, conosciuta come “ganja“, ha una valenza spirituale. Molti rastafariani credono che l’uso della ganja favorisca la meditazione e faciliti la connessione con Dio. Ad ogni modo, è importante notare che non tutti i rastafariani fanno uso di questa sostanza, e alcuni sottolineano l’importanza di un approccio moderato e responsabile.
La credenza del Babylon e la cricca rasta
Il termine “Babylon” nel contesto rastafariano si riferisce alla società corrotta e oppressiva che perpetua l’ingiustizia. I rastafariani cercano di vivere al di fuori di questo sistema, abbracciando uno stile di vita più naturale e in armonia con la terra. La comunità rasta, nota come “cricca rasta“, è spesso basata su principi di condivisione, solidarietà e resistenza contro le ingiustizie sociali.
Il Rastafarianesimo e la musica Reggae
Il Rastafarianesimo è strettamente associato alla musica reggae, che ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione delle idee e delle pratiche rastafariane in tutto il mondo. Artisti come Bob Marley, Peter Tosh e Bunny Wailer sono diventati icone del movimento e hanno contribuito a far conoscere al mondo intero la spiritualità e la filosofia rasta attraverso le loro canzoni impegnate.
Negli ultimi decenni, il Rastafarianesimo ha superato i confini della Giamaica, diffondendosi in molte parti del mondo. Questa espansione è stata alimentata dalla popolarità della musica reggae e dall’attrazione esercitata dalla filosofia rasta, centrata sulla giustizia, la pace e la ricerca della propria identità spirituale.
Conclusioni: l’eredità e l’influenza continua del Rastafarianesimo
Il Rastafarianesimo, con le sue radici storiche profonde e la sua connessione con figure di spicco come Marcus Garvey e Hailé Selassié I, rappresenta un movimento religioso unico e influente. Le sue usanze, come l’adorazione di Selassié I, la pratica del nazarismo e il rifiuto della società corrotta, continuano a ispirare individui in tutto il mondo.
La musica reggae, veicolo principale di diffusione delle idee rastafariane, ha contribuito a rendere il movimento un fenomeno globale. In definitiva, il Rastafarianesimo è molto più di una religione; è un modo di vivere che promuove la pace, la giustizia e la consapevolezza spirituale, il tutto spesso accompagnato da della buona canapa.
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