Se si sta pensando di coltivare canapa in casa, premesso che si può fare solo nei paesi lì dove la legge lo consente, è necessario sapere che anche la marijuana ha dei caratteri sessuali distintivi ed è necessario sapere come riconoscere il sesso delle piante di cannabis onde evitare spiacevoli sorprese in fase di fioritura o meglio, di non fioritura. Che si tratti di cannabis CBD, quindi considerata legale o THC bandita dal mercato italiano, riconoscere il sesso della pianta è una skill anche propedeutica a non essere truffati in fase di acquisto.
Perché è importante riconoscere il sesso delle piante di cannabis
In particolare, in questo articolo, si può trovare il metodo per riconoscere il sesso delle piante, perché è importante conoscerlo e cosa fare in caso di pianta maschio. Diventa significativamente più evidente quando le piante iniziano a maturare e fiorire. D’altra parte, però, può essere un po’ più complicato riconoscere il sesso delle piante nella prima fase pre-fioritura, ma è sicuramente possibile, soprattutto osservando se tra le prime piccole ramificazioni compariranno degli spuntoni all’insù a mo’ di spine della pianta di rosa, oppure campanelline all’ingiù fedeli alla forma del seme.
Semi di cannabis femminizzati vs tradizionali
Se si coltiva da semi femminizzati, non ci si dovrebbe preoccupare di come riconoscere il sesso delle piante di cannabis. Sebbene non sia garantito al 100%, c’è solo una minima possibilità che un seme femminizzato produca una pianta maschio, circa l’1% in effetti. I semi femminizzati sono molto desiderati dalla la maggior parte dei coltivatori. Sono efficienti. È quasi impossibile che si spendano soldi, tempo ed energie per coltivare piante che non siano femmine. Tuttavia, alcuni coltivatori accettano o addirittura preferiscono semi regolari (non sessuati) anche per via delle rese di produzione.
Bene, forse un particolare coltivatore o una particolare varietà che si vuole provare germoglia solo da semi regolari. Alcuni coltivatori ritengono che il processo di femminilizzazione sia innaturale e preferiscono dare un calcio alla nuova scuola di farmer coltivando solo semi regolari perché ad alcuni piace la scommessa e la sfida. Qualunque sia la ragione, quando si coltiva cannabis da semi regolari, le probabilità di ottenere tutte piante femmine, non è sicuramente un dato favorevole. Pertanto, è bene imparare a sessuare le tue piante di cannabis.
Il ruolo delle piante maschili e femminili
Come la maggior parte delle cose in natura, le piante di cannabis femminili hanno una spinta biologica a riprodursi. Dopo la riproduzione la pianta si rilassa e si preoccupa solo di crescere e fiorire. Bene, una pianta di cannabis femmina impollinata svilupperà cime di grandi dimensioni e di solito con grandi quantità di THC e altri cannabinoidi desiderabili. Mentre le piante maschio, riconoscibili dalla formazione delle caratteristiche campanelline tra le ramificazioni, saranno pieni di semi. Quando vengono impollinati, invece, i fiori o boccioli di una pianta di cannabis femmina continueranno a gonfiarsi, a sviluppare più tricomi e a diventare sempre più resinosi dando vita così alla cannabis comunemente conosciuta come sensimilla, termine derivante dallo spagnolo che indica infiorescenze prive di semi ed impurità legate, figlie di piante femmine pure.
Conclusione
Anche per le piante di cannabis CBD vale la stessa regola quando si coltiva. Come riconoscere il sesso delle piante di cannabis è un must per ogni coltivatore.
Per quanto riguarda la cannabis CBD, essendo derivazione delle piante di specialità sativa, è difficile trovare impurità o semi all’interno dei boccioli. Per testarne l’efficacia, anche in termini terapeutici, JustHemp.it offre buoni prodotti certificati a base di CBD come infiorescenze, hashish e Moonrock e per i residenti di Roma e Milano è in essere anche il servizio delivery in 90 minuti dall’ordine.
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