La Commissione per gli stupefacenti delle Nazioni Unite, da oltre settant’anni, ha eliminato la cannabis dalla lista delle sostanze più pericolose. Nel 2020 sempre più Paesi hanno permesso la liberalizzazione e alcune volte anche la legalizzazione della canapa a svariati livelli; tutto questo con l’obiettivo di sotrarre miliardi di euro al mercato clandestino. L’autoproduzione di cannabinoidi in Italia, però, rimane ancora oggi un reato, nonostante i vari tentativi fatti da diverse proposte di legge. Nei mesi scorsi il Parlamento italiano ha iniziato a discutere una legge che permetta la legalizzazione della coltivazione domestica di cannabis. Da tale legge si evince l’abolizione delle sanzioni amministrative per il possesso di cannabis per uso personale, la possibilità di coltivare quattro piante femmina per uso personale e la riduzione delle pene per i reati minori, a tal proposito in prima linea Mario Perantoni (esponente del partito Movimento 5 Stelle) ha dichiarato: ” la legge farà risparmiare 600milioni all’anno di spesa per processi inuitili, ma soprattutto renderà possibile un uso terapeutico estensivo e toglierà spazio al traffico di droga”.
Cosa dice la legge, sull’autoproduzione di Cannabis?
Come accennato in precedenza, in Italia la coltivazione di marijuana rappresenta un reato, infatti negli anni 90′ fu indetta una legge che prevedeva il totale divieto di assunzione, coltivazione e uso di qualsiasi genere di marijuana. Nel 2016 però fu trovato un “errore” in tale legge, infatti, grazie a questa falla è stato possibile dare il via alla vendita ed all’esplosione di milioni legal weed shop in tutta europa. Appunto, la legge non specifica la quantità minima di marijuana da coltivare, e introduce divieto per l’appunto solo in prodotto con alto contenuto di THC, oltre lo 0,2%. Ecco che nasce la marijuana legale, con alti contenuti di CBD e bassi livelli di THC.
Dunque in Italia, ad oggi, non è vietato coltivare piccole quantità, (ad uso personale), di piante di marijuana ad alto contenuto di CBD.
Dove si possono tenere piante di Marijuana Legale in Casa?
Ma dove si possono coltivare le piantine di marijuana in casa? i paesi in cui questa pratica è possibile, non sono molti, infatti oltre l’Italia, solo Urugay, Spagna, Sud Africa e alcuni paesi del sud europa, permettono la coltivazione di cannabis light in piccole dosi, destinate ad un uso personale o terapeutico. Ma spesso il rischio di incappare in denunce e affrontare inutili e costosi processi, soprattutto in Italia è all’ordine del giorno e questo solo perchè la legge in questione oltre ad essere molto datata, risulta essere anche molto confusionaria il che ogni volta porta ad interpretazioni differenti.
La corte suprema italiana, per andare contro a queste controversie legali, si è espressa nel 2021 in forma definitiva, dichiarando quanto segue, ” la sola coltivazione di cannabbis in piccole dosi, non è reato, in quanto le piccole quantità e le coltivazioni rudimentali, non incidono in alcun modo sui traffici illegali di droga”.
Conclusioni
Senza dubbio anche la legge ha molta confusione a riguardo, ed attenersi alle informazioni che si leggono sul web, non sempre ci aiuta a chiarirci le idee. Con questo articolo, si spera che le vostre siano state quanto meno leggermente candeggiate, e abbia potuto in qualche modo rendere più concrete le vostre informazioni a tal riguardo. Sicuramente la possibilità di autoprodurre marijuana legale in casa, anche se in piccole dosi, aiuta di granlunga coloro che la usano non solo per scopo ricreativo, ma soprattutto a coloro che ne fanno un uso terapeutico e rilassante.
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